Come testimoni della Vera notizia e responsabili dei gruppi di preghiera parrocchiali vogliamo ripercorrere i mesi scorsi caratterizzati tanto da norme ed indicazioni quanto da ottemperanza e meticolosità.
Fino all’emanazione del primo DPCM sull’emergenza coronavirus, le attività parrocchiali della Chiesa SS. Trinità hanno seguito un iter normale e regolare. Ultimo importante appuntamento è stato il Mercoledì delle ceneri.
Dopodiché, dalla settimana successiva, per osservanza del Decreto, si è fermata ogni attività liturgica, di preghiera, di formazione. Così dal 12 Marzo la nostra Chiesa, seguendo rigorosamente le indicazioni inviateci dall’Arcidiocesi di Palermo, riguardanti l’emergenza da Coronavirus, in via del tutto precauzionale e cautelare, è rimasta chiusa al popolo. Pertanto, il Parroco Don Onorio Scaglione ha presieduto le celebrazioni riducendo al minimo la presenza dei fedeli, all’infuori di alcuni collaboratori come l’accolito, il lettore, gli operatori per la ripresa streaming, il sacrista e qualche ministro della comunione/catechista (rispettando rigorosamente dei turni).
Tutto questo ci ha fatto più che mai desiderare i contatti umani che, per questi mesi di lockdown, abbiamo lasciato offline. Sono stati giorni in cui si è sentita la mancanza di ecclesia, di contro, però, tutte le iniziative portate avanti soprattutto durante la settimana santa ci hanno fatto vivere il senso di collaborazione e di unione nonostante la distanza.
Indicazioni come: sospendere lo scambio della pace durante la celebrazione, distribuire l’Eucarestia sulla mano del fedele, rimuovere l’acqua lustrale dall’acquasantiera, affissare sulla porta della Chiesa le indicazioni necessarie, introdurre all’ingresso della Chiesa un igienizzante, entrare in Chiesa solo muniti di Mascherine… sono entrati ormai nella vita di tutti i giorni di ogni fedele.
Dal 4 maggio, con il nuovo accordo tra CEI e Stato, avendo individuato la capienza massima di fedeli che la nostra Chiesa può accogliere (80 posti a sedere + 30 in piedi), la Santa Messa è stata celebrata con la presenza di più persone (mantenendo sempre il limite sopracitato).
Dunque, nonostante ci sia una maggiore apertura, prevale sempre il buon senso di ogni fedele. Non possiamo che fare nostra la preghiera di Padre Matteo La Grua “comanda i germi dell’influenza di questo virus di dormire in pace e serenità e di vincere questo male”, perché questa fede possa farci vivere il live delle celebrazioni nelle nostre vite e soprattutto nelle nostre “chiese domestiche” (famiglie).
Pierangela Longo
(coordinatrice Rinnovamento nello Spirito)
Giovanni Mirabile
(responsabile Gruppo Lettori parrocchiale)
Rosamaria Scibetta
(presidente Azione Cattolica)